A Roma fa troppo caldo così ho deciso di approfittare di una settimana in Molise, più precisamente a Riccia.
Sveglia all’alba e sono pronto per uscire.
La vista è fantastica e ci sono dei colori talmente forti e belli che sembra di essere in un dipinto.
Oggi ho in mente di allenarmi andando di corsa tra Riccia e Jelsi, nel percorso c’è una vetta che salirò due volte (andata e ritorno) con 100m di dislivello, quindi un totale di 12,5 km e circa 200m di dislivello.
Conto di riuscire a fare tutto il giro con una media di 5 minuti al km, che per me è un bel passo considerando il dislivello.
Nelle immagini si può vedere il mio paesino Riccia, che ha un bellissimo centro storico medioevale ben conservato, con tanto di mura, magazzino, zecca, chiese e una parte del castello di cui la torre maggiore è un po’ anche il simbolo del paese insieme al riccio abitato anche da Costanza di Chiaromonte ex regina di Napoli.
La festa più famosa di Riccia è la sagra dell’uva dove il paese intero si trasforma in una festa gigante ambulante e viene offerto vino e cibo tipico.
Ma torniamo al mio allenamento, dopo la salita si arriva su un altopiano con una bella vista, momento perfetto per riposarsi un po’ dalla salita e per affrontare la discesa fino a Jelsi.
Jelsi ha radici antichissime probabilmente 500 a.c. ha un bel borgo medioevale e fanno la festa del grano, dove si possono ammirare le traglie.
12,5km e 200m di dislivello fatti.
Colazione con yogurt di soia al naturale, fiocchi di avena, frutta (banana e pesca), spolverata di cannella e caffè.
Si riparte in bici per un giro di quasi 50km con 750m di dislivello.
Riccia, Jelsi, Gildone e Cercemaggiore. Il panorama è sempre splendido e dopo Jelsi sulla destra si vede Campobasso e Ferrazzano, luogo di origine della famiglia di Robert De Niro.
A Gildone fanno un ottimo pane e tutti gli anni vado a mangiare alla devozione del peperone dove con una offerta ti danno pane e peperoni fritti.
Cercemaggiore è uno dei comuni più alti del Molise, sfiora i 1000m e ha sorgenti di acqua fresca e leggerissima.
Anche se non ci siamo passati in bici vi parlo anche di Altilia, l’antica Saepinum, conquistata dai romani nella terza guerra punica. Molti la chiamano la piccola Pompeii in quanto gli scavi hanno portato alla luce un sacco di porzioni di città ben conservate nel tempo. Bellissimo l’anfiteatro, il foro, il decumano e la porta di ingresso alla cotta con le mura.
Strava: https://www.strava.com/athletes/marcolalla