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Libro Aperto
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Descrizione itinerario
Da Capanno Tassoni imboccare e seguire il sentiero 445, una comoda carrareccia che si inoltra nel bosco.
Con un leggero pendio arriviamo ad un crocevia dove dobbiamo svoltare a sinistra prendendo la rapida salita sentiero CAI n. 417. La salita è piuttosto ripida e in caso di pioggia meglio prestare molta attenzione.
Seguire il sentiero e salendo ad un certo punto si apre un meraviglioso panorama.
Proseguire fino al crinale sentiero n. 00 GEA (Grande Escursione Appenninica).
Sul crinale ci troviamo sul "Colle dell'acqua Marcia" e prendiamo a destra verso Cima Tauffi.
Si passa per un ripido crinale e una bella discesa con sassi e roccia, prestare molta attenzione.
Arrivati sul libro aperto si apre un panorama eccezionale. Si trova un po' di gente che arriva dall'emilia o dalla toscana o chi è di passaggio per andare verso il Cimone.
Per il ritorno seguire la strada dell'andata.
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Avvicinamento
Descrizione itinerario
Partendo dal Parcheggio andiamo verso Piazzale Aleardo Monaci (nei pressi del ristorante il cerchio delle streghe) e andando dritti verso nord e verso il borgo vecchio incontriamo una zona pedonale con tanto di cartello
si sale verso il punto più alto di Castiglione passando sotto la Rocca e si riscende verso il basso zigzagando verso l'incantevole Borgo Maestro
in questo tratto siamo su asfalto e quando incrociamo la strada principale (SP323) teniamo la sinistra e svoltiamo a sinistra sulla strada bianca di fronte ad un parcheggio.
Il sentiero inizialmente è pianeggiante e poi scende verso valle
e attraversiamo dei boschi e vigneti
Procediamo sempre sullo stesso sentiero (attenzione che transitano anche delle auto) arriviamo al Podere "La Mulina" e seguiamo le indicazioni CAI
procediamo sulla destra per andare al fiume, l'incrocio è complicato e dobbiamo tenere la strada più a destra
Si scende verso il fiume e bisogna guadare il torrente, prestare attenzione nelle stagioni piovose, potrebbe essere pericoloso.
Passiamo sotto a quello che rimane di un punte sospeso
A questo punto si ricomincia a salire, fate attenzione alla segnaletica CAI.
Siamo in un bosco e il sentiero diventa roccioso.
Arrivati in cima si può visitare il castello di Ripa d'Orcia girando a sinistra e ritornando poi al medesimo incrocio e proseguendo a destra verso "Bagno Vignoni".
Anche in questo caso occorre prestare attenzione perchè la strada è bianca ed utilizzata da automobili e trattori.
La vista si apre e si gode del bellissimo paesaggio circostante
Arriviamo ad un incrocio e si può effettuare una sosta, la vista arriva fino a San Quirico D'Orcia.
Si riprende la strada bianca verso Bagno Vignoni sulla destra.
Incrociamo un tratto della Via Francigena che ci porta a Bagno Vignoni.
Ad un certo punto ad una chiesetta occorre tenere la destra (uscendo dalla strada asfaltata) e si ritorna in un sentiero, passando da una porticina interessante :)
Attraverso un bosco e una discesa finalmente giungiamo a Bagno Vignoni e sembra veramente di essere arrivati a Frittole.
Ed ecco il classico vascone medioevale con l'acqua termale in cui è vietato bagnarsi
A sinistra della vasca c'è uan fontata (con un po' di vespe) da cui si può bere e ricaricare le borracce.
Seguiamo dritti tenendo la sinistra della vasca verso Castiglione.
Seguiamo il cartello per "Castiglione D'Orcia" o "Rocca d'Orcia" e superiamo il fiume utilizzando il comodo ponte pedonale
Seguendo la via francigena e seguendo i cartelli torniamo al parcheggio e affrontiamo la salita verso la rocca che ci riporta al punto di partenza.
Bellissimo giro, consiglio di assaggiare i pici all'aglione.
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Descrizione itinerario
Una volta parcheggiato davanti al Primo Rifugio, tornare indietro verso Abbadia San Salvatore e tenersi sulla destra.
Bisogna superare un piccolo ponticello che super il "fosso rigale" e si trova l'imbocco del sentiero omonimo che si trova sempre sulla destra.
Si procede per vari tornati verso la vetta in mezzo ad una vegetazione incantevole, una faggeta incontaminate e incantevole.
Il sentiero ripercorre un tracciato anni '50 e '60 fatto da operai che lavoravano nei "Cantieri Fanfani".
Il percorso attraversa alcuni fossi del versante est dell’Amiata: il Fosso “Colombo”, il Fosso “dell’Ermeta” (detto anche “Fossataccio”) e il Fosso “dell’Acqua Gialla”.
L'ultimo tratto bisogna superare la strada asfaltata (si purtroppo c'è una strada che porta in vetta) e bisogna procedere verso la vetta, il sentiero si fa più ripido, prestare attenzione alle giornate umide.
Sulla vetta si trova una croce in ferro alta 22 metri risalente al 1910.
Scendendo si ritorna al Primo Rifugio seguendo con un percorso ad anello che passa dalle piste da sci.