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Monte Cimone dal Lago della Ninfa

Monte Cimone dal Lago della Ninfa


Escursione Monte Cimone
Escursione sulla cima più alta dell'appennino Tosto-Emiliano: il Monte Cimone 2165m slm. Partenza il Lago della Ninfa, località sciistica invernale. Sulla sommità sorge un centro meteorologico. Se la visibilità è buona si può scorgere all'orizzonte tutto l'arco alpino, il mar Adriatico, il monte Amiata, l'Argentario, il mar Tirreno, l'isola d'Elba, la Corsica e l'isola di Capraia.

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Data escursione: 09 nov 2018

Difficoltà: EE - Escursionista Esperto

Distanza: 9.0 km

Partenza: Lago della Ninfa

Dislivello: 670 m

Tempo: 3h:45m

Destinazione: Monte Cimone


Profilo altimetrico

Altimetria

Mappa



Avvicinamento

Come punto di riferimento: lago della ninfa. Ci si avvicina in auto da Sestola, nella stagione invernale è necessario pagare un pedaggio. una volta arrivtà al lago o in prossimità (dipende dall'innevamento) si parcheggia e si parte.


Descrizione itinerario

Dal bellissimo Lago della Ninfa, ci si deve spostare verso in Rifugio Ninfa e si accede subito al sentiero C.A.I. 449 direzione "Cimone". Il sentiero è segnalato con classiche tracce del cai (rosso e bianco), ma è anche segnalato con altri colori, bianco e azzurro, e come sentiero comunale numero 11.
 

Sentiero 449 Cimone

 
Seguiamo il 449 e iniziamo a prendere quota.
Ad un certo punto c'è una variante per "Escursionisti Esperti" e si incontra un tratto più verticale con delle rocce su cui si fa un po' di arrampicata, niente di realmente difficile, ma per chi soffre di vertigini o quando c'è ghiaccio, meglio essere prudenti.
 

variante sentiero 449 EE

 
L'ho trovato un bel diversivo e sono salito dritto per la variante
 

Rocce sentiero 449 variante EE

 

Una volta superato l'arrivo degli impianti un cartello avvisa che il sentiero è considerato di "Alta Montagna" e fa notare di dover prestare attenzione.

In effetti il sentiero si restinge e diventa più ripido.

Ho incontrato neve e un po' di ghiaccio, ma non ho neanche tirato fuori i ramponi (che consiglio sempre).

 

 

Una foto del crinale

 

crinale cimone

 

Abiamo superato i 2000m slm e il vento inizia a soffiare veramente molto forte.

Con un gli ultimi sfrorzi e sempre seguendo il sentiero CAI 449 raggiungiamo la vetta dove sorge una stazione meteorologica.

 

Ed è statao posta una statua in vetta da cui si gode di un ottimo panorama.

madonnina vetta cimone

 

Ci fermiamo per uno spuntino e una bevuta per poi riprendere il sentiero CAI 441 in direzione Lago della Ninfa anche segnalato come sentiero 13 comunale.

La discesa è bella tosta e ci sono dei balzi, per cui bisogna prestare un po' di attenzione, ma si perde quota molto rapidamente.

 

Lago dei Bangi - Sentiero CAI 441

Si passa vicino al Lago dei Bagni, che era completamente ghiacciato e poi dalla Fontana Bedini in cui si può fare rifornimento di acqua.

 

Lupetto neve

 

Procede tutto bene finchè non incrociamo la pista da sci, a quel punto un freccia indica la direzione a destra, ma controllando la mappa e verificando sul GPS, mi convinco che non è così e prendo a sinistra dove ritrovo il sentiero corretto verso il lago della ninfa.

 

 


Gallery

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Guida

Marco Lalla




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Le Pozze Smeraldine, Tramonti di sopra, Friuli

Le Pozze Smeraldine, Tramonti di sopra, Friuli


Escursione Pozze Smeraldine
Ci troviamo in Friuli e più precisamente a Tramonti di Sopra nella Val Tramontina. Lungo il corso del fiume Meduna troviamo delle autentiche piscine naturali di acqua cristallina dov’è è possibile tuffarsi. Dopo aver percorso una ventina di minuti dal parcheggio si arriva alle Pozze Smeraldine. Siamo nel Parco delle Dolomiti friulane, una natura ricca e rigogliosa Le “Emerald Pools” come le ha definite The Guardian sono delle autentiche piscine naturali preservate e rimaste intatte per essere ammirate e per immergersi. se avete intenzione di fare una bagno scegliete bene la giornata, che sia molto calda, perché l’acqua è freddissima.


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Data escursione: 07 ago 2020

Difficoltà: T - Turistico

Distanza: 5.0 km

Partenza: Tramonti di Sopra

Dislivello: 120 m

Tempo: 1:15

Destinazione: Pozze Smeraldine



Altimetria

Altimetria

Mappa

Avvicinamento

Arrivare a Tramonti di Sopra e cercare parcheggio. Dal 2020 il comune si è attrezzato con delle apposite aree a pagamento (1euro ogni ora, oppure 5 euro per l'intera giornata).




Descrizione itinerario

Siamo nella Valle Tramontina dove si trovano i comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto e Meduno. Tra Meduno e Tramonti di Sotto si trova il lago artificiale dei Tramonti (o di Redona). Il clima mite estivo nelle zone dei torrenti ne permette la balneazione.

Una volta trovato parcheggio in località Pradiel a Tramonti di Sopra (a circa un'oretta da Podenone) basta seguire le indicazioni per le Pozze Smeraldine, sempre presenti e ben visibili.

Cartelli Sentiero Pozze Smeraldine

Si costeggia il fiume Meduna su un sentiero adatto a tutti, inizialmente è asfaltato, poi diventa cemento e solo alla fine ci troviamo su sterrato/brecciato.

Croce sul Sentiero delle Pozze Smeraldine

Dopo una mezz'oretta si arrivaad un ponte dove si vedono le cascate che alimentano le pozze e il fiume Meduna.

Se si accede alle Pozze Smeraldine da sotto basta seguire il corso del fiume.

Acqua delle pozze smeraldine

In alternativa si può fare il sentiero del pescatore che ci fa salire ancora un po' e poi ridiscende verso le piscine di acqua naturali e cristalline.

Sentiero del Pescatore Pozze Smeraldine

 

In agosto c'è un po' di gente, per cui consiglio di arrivare presto per trovare il posto che più aggrada.

L'acqua è veramente cristallina è bellissima.

Se ci si vuole immergere o tuffare nell'acqua occorre scegliere bene la giornata, che sia molto calda visto che l'acqua è freddissima.

acqua cristallina pozze smeraldine


Gallery

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Guida





Escursione a Punta Telegrafo (Monte Baldo)

Escursione a Punta Telegrafo (Monte Baldo)


Escursione Punta Telegrafo
Panoramica escursione con quasi 1000m di dislivello. Si parte dal rifugio Novezzina e si sale fino al Rifugio Punta Telegrafo da cui si può ammirare il lago di Garda e le vette intorno, poi si procede alla vetta.

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Data escursione: 25 giu 2019

Difficoltà: E - Escursionista

Distanza: 10.5 km

Partenza: Rifugio Novezzina

Dislivello: 970 m

Tempo: 3h:45m

Destinazione: Punta Telegrafo


Profilo altimetrico

Altimetria

Mappa



Avvicinamento

Si arriva con mezzi propri nei pressi del Rifugio Novellina -in Strada Provinciale 8 Ferrara di Monte Baldo - e si parcheggia. Procedendo verso nord in corrispondenza del secondo tornante si trova l'attacco del sentiero CAI 657 indicazioni per “Rifugio Telegrafo”.


Descrizione itinerario

l monte Baldo è la sponda nord-orientale del lago di Garda. A Nord è nettamente separato dai monti settentrionali dalla valle del Loppio, che collega l’alto Garda alla valle dell’Adige. La prima vetta a Nord separata dal Baldo è il monte Altissimo di Nago (2079m). Guardando a Sud il Baldo è costituito da una lunga cresta, che rimane tra i 2000 e 2200 m dove troviamo le vette cima Valdritta (2218) e p.ta Telegrafo (2200m) dove siamo diretti. A Sud di quest’ultima, superate in breve tre vette minori, la dorsale inizia a scendere piuttosto dolcemente, con la cresta di Naole, fino all’ultima altura, Crocetta del monte Creta (1023m), che segna il punto più a Sud.
 

Punta Telegrafo non è la cima più alta del Baldo anche se si tratta di una manciata di metri, ma è sicuramente la vetta più famosa e frequentata del gruppo montuoso. Il panorama è meraviglioso e il rifugio offre un riparo comodo e delizioso.
Dalla strada si imbocca il sentiero CAI n.657 verso Punta Telegrafo.

sentiero 657 punta telegrafo

Il sentiero inizia subito con una bella salita che continua e si fa sentire per tutti i quasi 1000m di dislivello in poco più di 4km. Si imbocca il sentiero che è deciso da subito e ci fa attraversare bellissimi mughi e dopo si stringe e tramite dei tornanti (zig-zag) ci fa salire di quota lungo il costone del Baldo, il Vallone Osanna, fino ad arrivare al rifugio, dove la fatica della salita sarà ampiamente ripagata dal suggestivo ambiente e dal bellissimo panorama che si apre verso il Lago di Garda.

Consiglio in estate di portare molta acqua perchè la prima parte del sentiero è poco ventilata e si suda molto.

Si passa in boschi e tra faggi e pini si intravede la vallata.

panorama

Seguendo sempre il sentiero il paesaggio cambia e diventa molto più roccioso

sentiero 657 punta telegrafo

Si prosegue sempre sul sentiero 657.

vista roccia punta telegrafo

Arrivato poco sotto il crinale si può decidere di procedere verso la vetta o girare verso il Rifugio CAI Punta Telegrafo, io e Sante decidiamo di andare al rifugio e la vista è notevole, al rifugio i cani sono accettati con piacere da parte dei gestori.

Lago di Garda visto da Punta Telegrafo

Dopo una bella birretta al rifugio e qualcosa da mangiare, si riparte verso la vetta.

birra al rifugio

 

Giunti in vetta purtroppo si è alzata una gran nebbia e non possiamo godere del paesaggio che immagino debba essere molto valido.

Punta Telegrafo

 

A questo punto siccome il tempo sta peggiorando e abbiamo poco tempo, decidiamo di fare un piccolo anello passando sul crinale

A T T E N Z I O N E - V A R I A N T E solo per Escursionisti Esperti - Tratto esposto

Il crinale per un esperto che non soffre di vertigini è uno spasso, incrociamo due Camosci che ci guardano straniti e si rimettono in marcia.

crinale baldo

Incrociamo nuovamente il sentiero n.658 che ci riporta al rifugio Punta Telegrafo.

 

Il giro originale prevedeva di superare tramite il sentiero n.651 Punta Pettorina e poi prendere il sentiero N.66 poco prima di Forcella Valdritta e rientrare su sentiero 80 per rientrare alla macchina.

Siccome sentiamo tuonare decidiamo di rientrare dalla strada più breve
Nelle belle giornate terse dalla vetta del Monte Telegrafo (e lungo il percorso fatto) si possono scorgere il Lago di Garda, le vette del Gruppo del Brenta all'Adamello, del Lagorai, del Carega e del Pasubio, gli Appennini.

punta telegrafo monte baldo

Ripercorriamo il sentiero di ritorno come l'andata e rientriamo all'auto.

Ci concediamo qualche foto al Lago e una birretta.

lago di garda


Gallery

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Guida

Marco e Sante




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Rifugio Sennes da Malga Ra Stua. Fiames Cortina. Escursione bellissima, panoramica e semplice.

Rifugio Sennes da Malga Ra Stua. Fiames Cortina. Escursione bellissima, panoramica e semplice.


Escursione Rifugio Sennes
Rifugio Sennes da Malga Ra Stua. Fiames Cortina. Escursione bellissima, panoramica e semplice.


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Data escursione: 13 ago 2021

Difficoltà: T - Turistico

Distanza: 17.0 km

Partenza: Malga Ra Stua (o parcheggio S. Uberto)

Dislivello: 675 m

Tempo: 4

Destinazione: Rifugio Sennes



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Avvicinamento

Parcheggio a S. Uberto dove partono la strada e i sentieri che portano a Malga Ra Stua e Sennes.




Descrizione itinerario

Parcheggio a S. Uberto dove partono la strada e i sentieri che portano a Malga Ra Stua e Sennes. A luglio e agosto la strada è chiusa ma si può fare a piedi o usando la navetta al costo di 7€, che parte da Fiames a Cortina.

Per arrivare al rifugio Sennes sono 8,5km e 675m di dislivello, un percorso facilissimo.

Nonostante il sentiero sia facile e adatto a tutti, la vista è sempre al top lungo tutto il percorso.

Dettaglio montagne dolomiti vette dal sentiero


Siamo a Ru de Ra Lainores a 1550 dove c’è la cascata del boite.

Acqua freschissima e trasparente.


Siamo arrivati in Val salata a 1920m, dove c’è la possibilità di prendere una “scorciatoia” che taglia dritto verso il rifugio al posto della salita più morbida del sentiero.

Lungo il percorso incontriamo molte persone con ebike, il percorso è adatto per andare in bici (mtb, gravel, ebike) a parte un piccolo tratto in salita molto ripido in cui si potrebbe dover spingere per qualche centinaio di metri.

Salita sentiero Sennes ebike hikers

Noi scegliamo la scorciatoia, immersi in una natura strepitosa!

Vista dal sentiero per Sennes, montagne, vette, dolomiti


Eccoci arrivati al rifugio Sennes a 2126m nel bellissimo parco naturale di Fanes-Senes-Braies. La vista a 360 gradi è stupenda.

Vista montagne

 

A ritorno incontriamo delle bellissime marmotte che riesco a fotografare (con zoom)

marmotte


La giornata si chiude qua, spero vi sia piaciuto anche il nostro video, se siete arrivati fin qua penso di sì per cui... iscrivetevi al canale :)


A presto!


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Da Porta Saragozza a San Luca passando sotto i famosi portici di Bologna

Da Porta Saragozza a San Luca passando sotto i famosi portici di Bologna


Escursione Santuario di San Luca Bologna
Un trekking urbano sotto il meraviglioso portico di San Luca a Bologna. Da porta Saragozza al Colle della Guardia passando sotto i 666 archi.


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Data escursione: 03 set 2020

Difficoltà: T - Turistico

Distanza: 6.66 km

Partenza: Porta Saragozza Bologna

Dislivello: 196 m

Tempo: 1h:06m

Destinazione: Santuario di San Luca Bologna


Profilo altimetrico

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Avvicinamento

Parcheggiare nei pressi di Porta Saragozza. Si parte appena inizia il portico su Via Saragozza (fuori porta), in direzione Casalecchio.


Descrizione itinerario

 

Il meraviglioso portico di san luca, da porta Saragozza ci porta al santuario di San Luca sul Colle della Guardia.

Gli appassionati di occulto fantasticano sul fatto che il portico ha 666 archi (più o meno) e visto dall'alto, con le due curve dovrebbe simboleggiare un serpente (che rappresenta il diavolo), la cui testa viene schiacciata dalla Madonna, simboleggiata dal Santuario in cima al colle.

E' patrimonio dell'umanità unesco dal 28 luglio 2022, nonchè una delle mete amate dai bolognesi per correre o camminare, anche quando piove.

Molto frequentato a qualsiasi ora del giorno e della notte è utilissimo per chi deve "espiare" i peccati della sera prima (cene "pese" o fiumi di birra/vino :D ).

Una volta raggiunta porta saragozza dando le spalle al centro citta e alla porta, vediamo il portico di Via Saragozza sulla nostra destra.

La nostra escursione urbana inizia da lì.

Il portico è meraviglioso e ci sono dei negozietti e bar.

Portici Bologna Via Saragozza

 

Si prosegue in direzione del Meloncello.

 

Arco del Meloncello Bologna

 

Una volta salito sull'Arco del Meloncello si procede verso sinistra, attraversando la strada e si inizia a salire verso San Luca.

Portici di San Luca notte

 

La salita si fa sentire e procediamo verso il Colle della Guardia.

 

Vista città di Bologna dal Portico di San Luca

I portici offrono una vista meravigliosa sulla città.

Portici di San Luca e vista su Bologna

Dopo alcuni tornani e scale arriviamo finalmente in cima

Fine percorso Portici di San Luca

Rientriamo per la stessa strada fatta all'andata e io e Sante riflettiamo sul discorso dei 666 Archi e mi accorgo che abbiamo fatto 6,66 km, coincidenza? :)


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