Bar to Bar, Barbaresco to Barolo in gravel. Bici, colline, vino, nocciole tra i borghi delle Langhe
Bar to Bar, Barbaresco to Barolo in gravel. Bici, colline, vino, nocciole tra i borghi delle Langhe
Profilo altimetrico
Mappa
Avvicinamento
Descrizione itinerario
Bar to Bar, Barbaresco to Barolo in gravel. Bici, colline, vino, nocciole tra i borghi delle Langhe
Benvenuto su escursionista.org, iscriviti al canale youtube e fai un like se ti piace il video.
Sono partito da Bologna e dopo tre ore di autostrada sono finalmente arrivato nelle Langhe. Punto di partenza Castiglione Falletto. Si inizia a salire, si vedono le vigne e le bellissime colline.
Il programma è fare 137km e 3100 metri di dislivello, in gravel, assaggiando gli ottimi vini rossi della zona.
Iniziamo subito sbagliando strada, prendiamo uno sterrato meraviglioso, in mezzo a colline spettacolari, una vista stupenda, la strada dei sogni di qualsiasi ciclista in gravel. E' una bella discesa impegnativa, ma vale la pena.
Ritrovato il percorsi si continua su strade poco trafficate, ma con una vista stupenda e siamo circondati da questa uva che cresce su queste bellissime colline e che molto prova diventerà un ottimo vino rosso.
Ma ecco che l’incantesimo viene interrotto da un cartello: pendenza del 15% e si inizia a salire!
La nostra prima tappa a Monforte d’Alba, nome che viene da un castello medioevale che si trova nel paese.
E salendo salendo siamo arrivati a Serravalle Langhe e ci portiamo a 762m sul livello del mare.
Siamo nelle Alte Langhe a Bossolasco e al posto dei vigneti troviamo boschi e la famosa nocciola Tonda Gentile delle Langhe.
Salite e discese spezza gambe iniziano a mietere le prime vittime.
Si continua su sterrato e la prima giornata sta per finire. Stanchi ma soddisfatti
Buongiorno, partiamo subito su sterrato e alle 10:30 ci fermiamo per la prima tappa all’osteria del Peso. Iniziamo con il Dolcetto.
Super salita verso Neive, entriamo in un altro mondo, lungo la strada incontriamo vitellini e poi UN allevamento di pecore e maiali.
Ed eccoci finalmente a Barbaresco, capitale del vino omonimo, famosa in tutto il mondo e Patrimonio Unesco dell’Umanità.
Il Barbaresco DOC proviene da uva coltivata nel territorio dei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e nella frazione di San Rocco Seno d’Elvio di Alba. Vitigno nebbiolo, resa max per ettaro 80 q.li, gradazione alcoolica minima 12,5% Invecchiamento obbligatorio due anni di cui almeno uno in botte Qualifica “riserva” qualora sia sottoposto a un periodo d’invecchiamento di 4 anni
Siamo ad Alba
Territorio fertile in viti, gelsi, cereali e in tartufi squisiti e ricercati. Vi prosperano le industrie del vino e della seta, e il commercio vi è agevolato da molte e buone strade.
Così diceva GUSTAVO STRAFFORELLO, LETTERATO E PATRIOTA DEL RISORGIMENTO, a Torino nel 1891
Costruito intorno alla metà dell’XI secolo in cima a una collina, il Castello di Grinzane Cavour domina, con la sua bellezza e l’architettura inconfondibile, lo stupendo panorama delle colline di Langa, oggi patrimonio dell’umanitàtutelato dall’UNESCO con i Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
Si torna a salire verso La Morra, poco prima di arrivare c’è un punto panoramico incredibile. La Morra è una delle capitali del Barolo, situata in cima a una collina.
Ed eccoci arrivati finalmente a Barolo, bellissimo borgo medioevale che dà il nome al famosissimo vino. A differenza degli altri Borghi della zona, non sorge su una altura ma su un altopiano, in una valletta. Tra le varie spiegazioni intorno all'etimologia del nome Barolo quella più accreditata lo fa derivare dal celtico bas reul, chesignifica appunto luogo basso.