Pochi giorni fa abbiamo tutti appreso la triste notiza del crollo di una parte del ghiacciaio sulla Marmolada.
Una tragedia umana in cui hanno perso la vita molte persone e un disastro ambientale senza precedenti, in un momento in cui l'Italia va a fuoco e si parla di razionamento d'acqua.
Con questo articolo voglio esprimere la mia vicinanza a tutti i familiari delle vittime a cui porgo le più sentite condoglianze.
Ci troviamo sulle Alpi orientali al confine tra la provincia di Trento e la provincia di Belluno, il gruppo montuoso più alto delle Dolomiti raggiungendo la quota massima con Punta Penia a 3.343 metri.
Pensare alla Marmolada come al teatro di una tragedia, quando per me ha sempre rappresentato la Montagna per eccellenza delle Dolomiti, maestosa, bellissima è qualcosa di che mi spinge a riflettere.
Non ho alcuna intenzione di puntare il dito contro qualcuno o parlare di come si sarebbe potuto evitare il disastro, ma vorrei invitare tutti a riflettere su quello che è successo.
Da anni sentiamo notizie sui ghiacciai, ad esempio quello del Gran Sasso, ridotto a 25 metri, si può dire che è un ex ghiacciaio o un ghiacciaio morente.
Sulla Marmolada la media delle temperature è salita di 6 gradi e nei giorni prima del disastro si sono registrate temperature superiori a 10°C, parliamo di una zona sopra i 3.000 metri.
Ecco alcune immagini a confronto tra il 2010 e oggi, il ghiacciaio si ritira di 6 metri all'anno:
Sicuramente qualcosa sta succedendo e penso e credo che sia arrivato il momento di chiedere ai nostri politici, a gran voce, un cambio di mentalità e un cambio di investimenti per salvaguardare il nostro patrimonio ambientale.
Sicuramente è importante e fondamentale promuovere una cultura della tutela ambientale presso il singolo, ma servono anche soluzioni da parte di chi è ai vertici, per evitare sprechi idrici, puntare di più sull'energia pulita e non solo su soluzioni che di green hanno solo il nome.
Quello che possiamo fare noi singoli, oltre ad avere una maggiore attenzione al consumo di acqua, di carne, di benzina e aria condizionata (per fare alcuni esempi), è sostenere con il nostro voto chi avrà nel programma elettorale interventi concreti per arginare il danno che è stato fatto all'ambiente negli ultimi anni.
Perché ripararlo temo non sarà possibile.