Content with tag dolomiti .
a ring around the Lago di Braies in the winter
a ring around the Lago di Braies in the winter
Profilo altimetrico
Mappa
Avvicinamento
Descrizione itinerario
The lake is the starting point of the Alta Via n. 1 of the Dolomites called "Classical" of up to Belluno at the foot of the Schiara Group.
The legend tells of savages who take to the mountains of Pragsertal in search of gold and stones. Greedy and envious shepherds of the valley attempted to steal their treasures, but failed because, to protect the treasure, they opened the subterranean fountains and threw the treasure into the lake of Braies.
The Pragsertal, notably the Lake Braies, are part of the film set of the television series "One step from heaven" with Terence Hill and later with Daniele Liotti. Between 2010 and 2018 you were shot about 70 episodes. In the film, however, the lake is named "Lake San Candido
Around the lake it is very simple but esssendo in snowy environment recommend appropriate clothing for winter / ice.
The trail is well marked and in some places it is interrupted because of too much snow that makes it dangerous, in which case you can go down on the frozen lake and walking.
Strolling I met a beautiful woodpecker broke the bark to eat the insects hidden underneath, completely indifferent to our presence was left free photography.
You can admire the beautiful reflections
The beautiful wooden structure that is seen is not a cabin, but need to control the boat that you can rent in the summer.
Gallery
Guida
Ti potrebbe interessare anche:
From Lake Misurina to the Three Peaks snow
One of the most photographed places in the world are undoubtedly the Tre Cime di Lavaredo and Misurina Lake with the massive Crystal behind the group. Immersin A hike in the snow in the middle of untouched nature. Among historical peaks as protagonists of World War I: the beautiful Belluno Dolomites, UNESCO World Heritage Site.
Profilo altimetrico
Mappa
Avvicinamento
Descrizione itinerario
We enjoy the beautiful view of the massif directly from Crystal Lake Misurina, which this season is completely frozen and you can walk on without problems, the lake is not very deep and in winter it becomes a fabulous skating rink.
We walk towards Lake Around, Malga Rinbianco, Three Peaks.
The road is clean and we follow the road to the junction a few meters towards the three peaks and keep to the right. Now we are moving to the right (next to the ski slopes in disuse), trail no. 101 which for a stretch overlaps the 115.
The climb is very tiring but the view is wonderful and the Three Peaks are there watching us.
After a while 'we find ourselves at a crossroads, where the ski slopes are to the right and we turn left towards Lago D'around.
From the track we go to a real path which obviously narrows and we have a long curve to return later on the asphalt road.
The snow there and have some snowshoes avoids sinking from time to time with the boots.
Once Around the Lake, along a short stretch of paved road, we are faced with a barrier from where you can take the snowmobile to get to the Three Peaks. The ticket price is 30 Euros per person A / R. We obviously we walk.
We walk down the road for a few meters and follow the signs for trail 101 to Rifugio Auronzo.
At this point the path is immersed in the woods and after a climb with beautiful bends do a crosspiece to which advice the use of snowshoes because the snow accumulated (and well compact) is about 1.5 meters.
We ford a small stream, there are bridges and is not very difficult to pass.
We are facing a natural spectacle, a wonder of snow, mountains and the play of light and shadow.
We continue to the refuge Auronzo starting to look in the distance and we rejoin the road (which is snow-covered) to make a short and well-deserved break at the refuge where we eat something.
The show is great and we have the three peaks on the one hand, Cadini Misurina from the other and so many other wonderful peaks just waiting to be admired.
At this point we go back on the road and decided to return to the lake following it to the end.
The descent offers beautiful views and I stop to take some spectacular photos.
The sun is going down and the colors start to show up
Arriving at the lake we enjoy the view at sunset with the crystal in front of us.
Gallery
Guida
Ti potrebbe interessare anche:
Lago Federa, Rifugio Croda da Lago da ponte Ru Curto
Lago Federa, Rifugio Croda da Lago da ponte Ru Curto
Altimetria
Mappa
Avvicinamento
Descrizione itinerario
Si parte dal punte di Ru Curto e il giro di oggi ci porta al Rifugio croda da lago Palmieri vicino al bellissimo lago Federa sotto le pareti del Massiccio Croda da Lago.
Sono circa 12 km e 600m di dislivello seguendo sempre il sentiero 434
Lungo il percorso saremo prevalentemente in mezzo a boschi ed abetaie, torrenti, ponti di legno e con dei punti panoramici niente male.
5 torri di cortina sono nel gruppo del Nuvolau e sono famose pareti di arrampicata che arrivano a 2361m di altezza.
Ammiriamo le poderose pareti della Croda rossa che si erge fino a 2965m di altezza.
La sua vetta fu conquistata per la prima volta il 20 luglio 1878, dal noto Michel Innerkofler ed è stato un teatro di battaglie della prima guerra mondiale.
C'è anche una spolverata di neve, nonostante siamo a metà agosto :)
Si arriva ai Cason de Fornin e si prosegue sempre verso "rifugio croda da lago" con il sentiero 434.
Facendo attenzione all'ultimo tratto di salita (c'è del fango, è ripida e scivolosa), si arriva finalmente in quota (oltre 2000m).
Dopo un bella discesa eccoci arrivati al Lago Federa 2046m di altitudine, il posto è incantevole, magico, quieto e incontaminato in breve: uno dei più bei laghetti di montagna delle Dolomiti.
Crocevia per numerose escursioni e anche la famosa alta via numero 1 dolomitica, percorso escursionistico lungo circa 150 km, situato sulle Dolomiti orientali, che parte dal lago di Braies e arriva a Belluno ed è segnalato con un triangolo blu, all'interno del quale è segnato il numero 1.
Si può ammirare oltre a Cortina d'Ampezzo, anche i massicci della Croda da Lago, Croda Rossa, Cristallo e Sorapis.
Spettacolare è la cornice rocciosa della Croda da Lago con le sue pareti, torri e guglie.
Il rifugio palmieri è anche un rinomato punto di partenza per le escursioni alla malga Federa o uno degli altri innumerevoli percorsi nel regno delle Dolomiti Bellunesi.
Durante le giornate più calde d'estate, spesso qualche coraggioso mette i piedi nell'acqua del lago per rinfrescarsi. In più, da qui si può godere del bellissimo paesaggio offerto dalla natura, oltre a Cortina d'Ampezzo, potendo ammirare i massicci della Croda da Lago, Croda Rossa, Pomagagnon, Cristallo e Sorapis, come anche la fauna tipica del Lago Federa.
Una peculiarità del Lago Federa è il livello dell'acqua che sia d'estate che d'inverno rimane sempre costante. Questo è probabilmente dovuto alla presenza di una o più sorgenti sotterranee.
Tuttavia, intorno al lago si intrecciano anche una moltitudine di miti e leggende, come quella di un drago perfido che, invidioso della bellissima città di Miliera, decise di distruggerla. Dopo questo atto si rifugiò tra queste montagne, esponendosi al sole nell'erba ai piedi della Croda da Lago e sotterrando una conchiglia. Con lo sciogliersi delle nevi, ben presto la conchiglia si riempì di acqua e fu così che nacque il lago…
Subito dopo il rifugio (vedi foto di copertina) c'è il Becco di Mezzodì.
Il rifugio dispone anche di una spettacolare sauna finlandese, da provare quando ci sarà la neve.
Gallery
Guida
Ti potrebbe interessare anche:
Monte Averau 2647m escursione e ferrata dalle 5 torri di Cortina
Monte Averau 2647m escursione e ferrata dalle 5 torri di Cortina
Altimetria
Mappa
Avvicinamento
Descrizione itinerario
Per raggiungere le 5 Torri ci sono vari modi:
1. salendo a piedi parcheggiando alla Baita Bain (tempi fino al rifugio Averau 2h)
2. prendendo la seggiovia dalla Baita Bain fino al Rifugio Scoiattoli (tempi fino al rifugio Averau 30minuti)
Per maggiori informazioni sul percorso 1: http://www.escursionista.org/-/cortina-5-torri-rifugio-scoiattoli-rifugio-averau-
In entrambi i casi si passa vicinissimi alle bellissime 5 Torri dell'Averau (o di Cortina) in un paesaggio stupendo.
A destra rispetto alle 5 Torri si nota benissimo la Croda Da Lago
La bellissima Croda Rossa
E il gruppo delle tofane
Una volta arrivati al Rifugio Averau, si apre davanti ai nostri occhi un altro spettacolo: il passo Giau, da cui possiamo vedere il Civetta.
A questo punto prendiamo a destra del rifugio averau e seguiamo il cartello che indica "ferrata".
Il sentiero è esposto ma mai pericoloso, si procede su sfasciumi e parti detritiche fino all'attacco della ferrata in circa 15 minuti.
Essendo il 16 agosto c'è un bel po' di gente e bisogna fare la fila per salire.
La ferrata è verticale, ma cortissima, molto simpatica e adatta a tutti, l'unico problema è che non essendoci una via per il ritorno occorre alternarsi con le persone che scendono. Per questo consiglio di andare piuttosto presto la mattina ed evitare inutili perdite di tempo.
Una volta terminata la ferrata si sale per un sentiero esposto su detriti e sfasciumi e in altri 15 minuti si arriva alla croce di vetta.
La vista è meravigliosa e spazia su tutte le dolomiti ampezzane e numerose altre vette come il Civetta, Marmolada, Croda da Lago, Croda Rossa e tante altre.
In particolare mi sono innamorato di una vista stupenda sul Monte Nuvolau e il rifugio Omonimo.
A ritorno ho beccato un po' di acqua, grandine e neve (si il 16 agosto) ma niente di che, per me che arrivo da Bologna (38°C) è piuttosto piacevole.
Mi fermo a mangiare al Rifugio Scoiattoli che ormai lo considero un ristorante chic in quota.
Gallery
Guida
Ti potrebbe interessare anche:
Rifugio Tissi da Alleghe
Rifugio Tissi da Alleghe
Profilo altimetrico
Mappa
Avvicinamento
Descrizione itinerario
Eventualmente si può partire direttamente da Alleghe prendendo subito l’ovovia che ci porta ai 1462 m dei Piani di Pezzè, oppure raggiungibili comunque anche in auto, la sosta è a pagamento.
A questo punto lprendiamo a modernissima seggiovia che arriva sino a Col dei Baldi (m. 1920) dove c'è l'omonimo rifugio, punto di partenza della nostra escursione.
Il panorama è veramente stupendo e vasto e merita una sosta: la Marmolada offre uno dei suoi profili meno noti, le vette della Val Fiorentina sono così nitide che sembra un disegno da incorniciare e la vista si può spingere sino alle cime del Giau e a quelle ampezzane.
Si procede sempre sul sentiero 560 in direzione Rifugio Tissi e Rifugio Coldai (o anche Lago Coldai).
Appena dopo qualche passo sulla sinistra si intravede una vetta e man mano che avanziamo la vetta diventa sempre più grande fino a diventare maestosa, si tratta del Monte Pelmo, un massiccio di roccia che ha la forma di un trono. La leggenda dice che Dio nell'intento di creare il mondo si fosse ripostato sedendosi sul monte Pelmo, da cui è tratto il soprannome "Il Trono di Dio".
Si inizia a scendere verso la Malga Pioda dove c'è una fontana.
Seguendo il sentiero n. 556 (ex strada militare) iniziamo la salita verso il rifugio Coldai m 2132, che può essere un ottimo punto di pausa e ristoro, da cui si gode di ottimo panorama.
Si prosegue dal rifugio e la vista rimane sempre incantevole.
Proseguiamo la salita con il sentiero 560 fino ad arrivare - in circa 20 minuti - al magnifico Lago Coldai a 2143 metri. Una gemma verde ai piedi delle impressionanti pareti del Civetta.
Sembra un posto incantato.
Si continua a scendere e si incrocia l'Alta via n.1 delle Dolomiti. Costeggiamo la famossissima parete Nord/Ovest del Civetta seguendo il sentiero 560 che conincide con l'alta via n.1.
L'obiettivo è raggiungere il rifugio Tissi.
Dopo aver attraversato un gruppetto di mucche di montagna, iniziamo a vedere il Tissi (e la fame inizia a farsi sentire).
A questo punto usando il sentiero 563 si raggiunge, risalendo ulteriormente, al Rifugio Tissi a 2250m slm.
La sosta è obbligatoria e non dimenticate di portare di contanti, il rifugio non accettava carte di credito e io stavo morendo di fame. La mia storia triste deve aver impetosito talmente tanto che un signore di mi ha prestato 9€ per mangiare.
La vista dal Tissi è meravigliosa, da un lato l'imponente parete del Civetta, oltre 1000 metri di roccia, il regno del sesto grado, anche detta "la parete delle pareti".
Dall'altra parte, andando verso Alleghe, si apre una vista mozzafiato sullo stesso lago di Alleghe.
Dopo un pranzo veloce ci siamo rimessi in marcia perchè la cabinovia chiude alle 17.15, per cui non era il caso di fermarsi troppo e siamo tornati indietro dalla stessa strada fatta all'andata. Ci sarebbe un sentiero "non ufficiale" che costeggia la parete del Civetta, ma è pericoloso a causa della possibilità di caduta massi. Probabilmente con questo sentiero alternativo si risparmia qualcosa.
Esperienza bellissima!
A presto!
tempi di percorrenza: fino al rifugio Coldai 1,45
dal rifugio Coldai al lago Coldai 30 minuti
dal lago Coldai al rifugio Tissi 1,45