Piramide etrusca di Bomarzo
Piramide etrusca di Bomarzo







Avvicinamento
Mappa
Descrizione itinerario
La passeggiata è semplicissima e adatta a tutti. Io sono andato a visitare la piramide accompagnato dal mio fedelissimo Sante :)
Io sono partito dal centro di Bomarzo e inizialmente c'è asfalto, che poi si trasforma in uno sterrato, largo e comodo.
Il sentiero è ben segnalato da cartelli nei punti principali del percorso.
La bellissima vegetazione e il cielo azzurrissimo ci accompagnano rapidamente ad un punto panoramico meraviglioso che si trova proprio sopra alla piramide etrusca.
Attenzione che la traccia GPX non ha registrato l'ultimo pezzo, necessario per arrivare alla piramide, poco prima del punto panoramico occorre scendere verso destra e a qualche centinaio di metri si arriva alla piramide.
Altitude
Gallery
Guida
Ti potrebbe interessare anche:
Monte San Pietro sentiero 1 - L'uomo che verrà
Monte San Pietro sentiero 1 - L'uomo che verrà







Avvicinamento
Mappa
Descrizione itinerario
Un bel percorso suggestivo nella valle del Lavino ricco di storia, paesaggi incantevoli e vasti panorami.
Si parcheggia di fianco alla pizzeria "La Colombara" dove al termine dell'escursione ci siamo concessi un'ottima pizza.
Si attraversa il fiume utilizzando un ponte e si seguono i cartelli per il sentiero N.1
Lungo il percorso si incontrano le case padronale del ‘700, ulivi millenari e querce secolari, come questa in foto:
Si attraversano bellissimi boschi e castagneti che sono un inno alla meraviglia della natura. In questa zona sono state girate scene del pluripremiato film del 2009 “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, ambientato nel 1944.
Una volta giunti vicini al crinale si può godere del bellissimo panorama.
Si procede verso destra rispetto al senso di marcia rimanendo nella valle del lavino e ci imbattiamo in bellissimi campi di grano.
Scendendo si può ammirare il bellissimo panorama sulla valle del lavino.
Altitude
Gallery
Guida
Ti potrebbe interessare anche:
Rifugio Sennes da Malga Ra Stua. Fiames Cortina. Escursione bellissima, panoramica e semplice.
Rifugio Sennes da Malga Ra Stua. Fiames Cortina. Escursione bellissima, panoramica e semplice.







Avvicinamento
Mappa
Descrizione itinerario
Parcheggio a S. Uberto dove partono la strada e i sentieri che portano a Malga Ra Stua e Sennes. A luglio e agosto la strada è chiusa ma si può fare a piedi o usando la navetta al costo di 7€, che parte da Fiames a Cortina.
Per arrivare al rifugio Sennes sono 8,5km e 675m di dislivello, un percorso facilissimo.
Nonostante il sentiero sia facile e adatto a tutti, la vista è sempre al top lungo tutto il percorso.
Siamo a Ru de Ra Lainores a 1550 dove c’è la cascata del boite.
Acqua freschissima e trasparente.
Siamo arrivati in Val salata a 1920m, dove c’è la possibilità di prendere una “scorciatoia” che taglia dritto verso il rifugio al posto della salita più morbida del sentiero.
Lungo il percorso incontriamo molte persone con ebike, il percorso è adatto per andare in bici (mtb, gravel, ebike) a parte un piccolo tratto in salita molto ripido in cui si potrebbe dover spingere per qualche centinaio di metri.
Noi scegliamo la scorciatoia, immersi in una natura strepitosa!
Eccoci arrivati al rifugio Sennes a 2126m nel bellissimo parco naturale di Fanes-Senes-Braies. La vista a 360 gradi è stupenda.
A ritorno incontriamo delle bellissime marmotte che riesco a fotografare (con zoom)
La giornata si chiude qua, spero vi sia piaciuto anche il nostro video, se siete arrivati fin qua penso di sì per cui... iscrivetevi al canale :)
A presto!
Altitude
Gallery
Guida
Ti potrebbe interessare anche:
Porto Selvaggio da Torre Uluzzo in Salento
Porto Selvaggio da Torre Uluzzo in Salento







Avvicinamento
Mappa
Descrizione itinerario
Siamo a Nardò in Salento (Puglia) all'interno del bellissimo Parco di Porto Selvaggio.
Dopo qualche metro il sentiero si inserisce nella pineta che va attraversata nella stessa direzione in cui siamo partiti.
Tenete d'occhio il gps perchè non ci sono segnali, ma dopo un po' diventa quasi una carrereccia.
Lungo la strada in questo periodo è pieno di fiori, che potrebbero essere asfodelo o erba degli eroi.
Ad un certo punto si incrocia una strada molto larga e girando quindi a destra, scendendo verso il mare si arriva finalmente al bellissimo Porto selvaggio.
Ci sono rocce affioranti che sprofondano nel mare, fresche sorgenti d'acqua dolce e un fondale misto sabbioso e roccioso.
L’acqua è una meraviglia e facendo snorkeling ci si diverte parecchio.
Guardate il nostro video per vedere anche i fondali di questo bellissimo posto.
A ritorno abbiamo preso un sentiero leggermente più su, una volta preso il sentiero larghissimo (dove c'è anche un servizio di navetta che riporta sulla strada statale), si supera l'incrocio con il sentiero dell'andata e si prende a sinistra salendo (e quindi con il mare alle spalle).
In zona c'è una Masseria, la Masseria Brusca che vi invito a visitare, oltre ad essere bellissima, si possono comprare degli ottimi prodotti.
Sembra di essere in chissà quale set di un film ambientato in chissà quale posto esotico e invece siamo sempre in Salento.
Altitude
Gallery
Guida
Lago Federa, Rifugio Croda da Lago da ponte Ru Curto
Lago Federa, Rifugio Croda da Lago da ponte Ru Curto







Avvicinamento
Mappa
Descrizione itinerario
Si parte dal punte di Ru Curto e il giro di oggi ci porta al Rifugio croda da lago Palmieri vicino al bellissimo lago Federa sotto le pareti del Massiccio Croda da Lago.
Sono circa 12 km e 600m di dislivello seguendo sempre il sentiero 434
Lungo il percorso saremo prevalentemente in mezzo a boschi ed abetaie, torrenti, ponti di legno e con dei punti panoramici niente male.
5 torri di cortina sono nel gruppo del Nuvolau e sono famose pareti di arrampicata che arrivano a 2361m di altezza.
Ammiriamo le poderose pareti della Croda rossa che si erge fino a 2965m di altezza.
La sua vetta fu conquistata per la prima volta il 20 luglio 1878, dal noto Michel Innerkofler ed è stato un teatro di battaglie della prima guerra mondiale.
C'è anche una spolverata di neve, nonostante siamo a metà agosto :)
Si arriva ai Cason de Fornin e si prosegue sempre verso "rifugio croda da lago" con il sentiero 434.
Facendo attenzione all'ultimo tratto di salita (c'è del fango, è ripida e scivolosa), si arriva finalmente in quota (oltre 2000m).
Dopo un bella discesa eccoci arrivati al Lago Federa 2046m di altitudine, il posto è incantevole, magico, quieto e incontaminato in breve: uno dei più bei laghetti di montagna delle Dolomiti.
Crocevia per numerose escursioni e anche la famosa alta via numero 1 dolomitica, percorso escursionistico lungo circa 150 km, situato sulle Dolomiti orientali, che parte dal lago di Braies e arriva a Belluno ed è segnalato con un triangolo blu, all'interno del quale è segnato il numero 1.
Si può ammirare oltre a Cortina d'Ampezzo, anche i massicci della Croda da Lago, Croda Rossa, Cristallo e Sorapis.
Spettacolare è la cornice rocciosa della Croda da Lago con le sue pareti, torri e guglie.
Il rifugio palmieri è anche un rinomato punto di partenza per le escursioni alla malga Federa o uno degli altri innumerevoli percorsi nel regno delle Dolomiti Bellunesi.
Durante le giornate più calde d'estate, spesso qualche coraggioso mette i piedi nell'acqua del lago per rinfrescarsi. In più, da qui si può godere del bellissimo paesaggio offerto dalla natura, oltre a Cortina d'Ampezzo, potendo ammirare i massicci della Croda da Lago, Croda Rossa, Pomagagnon, Cristallo e Sorapis, come anche la fauna tipica del Lago Federa.
Una peculiarità del Lago Federa è il livello dell'acqua che sia d'estate che d'inverno rimane sempre costante. Questo è probabilmente dovuto alla presenza di una o più sorgenti sotterranee.
Tuttavia, intorno al lago si intrecciano anche una moltitudine di miti e leggende, come quella di un drago perfido che, invidioso della bellissima città di Miliera, decise di distruggerla. Dopo questo atto si rifugiò tra queste montagne, esponendosi al sole nell'erba ai piedi della Croda da Lago e sotterrando una conchiglia. Con lo sciogliersi delle nevi, ben presto la conchiglia si riempì di acqua e fu così che nacque il lago…
Subito dopo il rifugio (vedi foto di copertina) c'è il Becco di Mezzodì.
Il rifugio dispone anche di una spettacolare sauna finlandese, da provare quando ci sarà la neve.